UNA ZONA MOLTO FRESCA – SANTO STEFANO D’AVETO
Santo Stefano d’Aveto si trova sulla strada che dal passo del Tomarlo porta a Rezzoaglio nel Genovese ed e’ raggiungibile principalmente da Ferriere o dalla strada che si imbocca a Ponteceno che porta ad Asola. (la strada che collega Bardi a Bedonia).
Il percorso meno tortuoso e’ quello di recarsi a Bedonia, imboccare una delle ultime strade del paese con il cartello Bardi Piacenza, arrivare all’incrocio di Ponteceno e svoltare a sinistra, la strada prosegue a zig zag lungo il torrente fino ad Asola, poi si prosegue sulla bellissima strada larga e perfettamente asfaltata (solo un po’ in pendenza) che porta al passo del Tomarlo. (non c’e’ paragone sia come panorama, che come bellezza del paesaggio al Passo Centro Croci ed anche al passo del Bocco, nonche’ alle buche nella strada)
Se invece uno vuole andarci da Bardi, si prosegue fino all’incrocio per Bedonia, poi all’incrocio di Ponteceno si svolta a destra verso Asola; e’ un po’ piu’ tortuosa ma e’ meno pericolosa e si trovano meno autovelox.
Per fortuna i posti tutistici, li conoscono solo i Genovesi, una volta nella zona non e’ facile raggiungere i laghi in altura in quanto non sono raggiungibili in macchina.
Anche per chi non puo’ camminare a lungo, pero’ anche in macchina si raggiunge i 1500 metri. Sul passo, se si svolta a destra si va’ a Ferriere e nelle valli del piacentino, passando oltre si e’ in provincia di Genova e da Rezzoaglio la strada si collega con Borzonasca, Genova, Sestri Levante,
Dal Passo del Bocco si collega con (curve micidiali) alla strada che porta a Genova e da finale Ligure dal Passo di Centro Croci ci vuole 1 ora di curve per uscire da vallate quasi chiuse.
Da Magnasco salendo nella piana dei Laghi Lame, si raggiunge un bellissimo ristorante in una foresta di Abeti grandissima, piena di laghi glaciali ed il cammino e’ sempre in ombra anche fino a 1500 metri con abeti alti 30 metri; la bellezza degli alberi (zona molto piovosa) e dei laghi, specie entro il mese di Maggio quando sono ancora pieni di acqua e’ veramente straordinaria.
Per raggiungere la zona piu’ bella per chi ama le passeggiate in montagna si prosegue da Santo Stefano verso Rezzoaglio, quando vedrete il cartello Stradale di Magnasco guardate a sinistra il cartello Laghi Lame.
Molto bello anche il Lago nero che si raggiunge dal sentiero che parte dal passo dello Zovallo.
La localita’ e’ posta circa a mille metri di altezza circondata da montagne che si avvicinano ai 1700 metri; localita’ molto ventilata e molto fresca anche di giorno, circondata da una vegetazione molto rigogliosa dato il clima molto piovoso.
E’ molto frequentata da coloro che amano le passeggiate in montagna per funghi o per escursioni; si lascia la macchina ad altezze che superano i mille metri e le passeggiate sono quasi sempre immerse nel verde. (Molto numerose le foreste di abeti).
La zona e’ piena di bar, ristoranti, hotel specie a Santo Stefano, Rezzoaglio e Magnasco aperti anche alla Domenica.
Andateci con la famiglia ed alla sera non vorrete piu’ tornare.
Vi garantisco che ci sono stato oggi 19/07/2010 e mi sembrava di rinascere dal fresco della zona; le montagne che sovrastano il paese superano i 1700 metri e la strada arriva fino a 1500 metri circa sul passo del Tomarlo; inoltre in cima svoltando verso il Piacentino rimane su quell’altezza per circa 6 kilometri.
Una delle bellissime montagne che si vedono sulla strada del tomarlo dalla parte della provincia Genovese.
Il bellissimo castello nel centro del paese.
LA BELLISSIMA FORTEZZA DI BARDI
La fortezza di Bardi e’ molto antica e molto pittoresca, si paga 5 euro ad entrare e si puo’ anche fotografare; in particolare e’ molto bello percorrere il camminamento che circonda le mura a strapiombo che collega le varie torri, il mastio sino alla sua cima, quando e’ aperto e le stanze dei signori del castelllo quando anche queste sono aperte.
Nel fabbricato ristrutturato a lato della piazza d’arme, ci sono dei servizi igienici appena costruiti, puliti ed in buono stato di manutennzione.
BARDI LOCALITA’ TURISTICA
Nonostante il suo bellissimo castello, nel paese di Bardi, i negozi effettuano gli orari dal lunedi’ al Sabato come se fossero in citta’ a Parma al mattino circa dalle 9,30 alle 13 e al pomeriggio dalle 16,30 alle 19 circa.(qualcuno forse fa orari diversi)
Alla Domenica, invece, tutto chiuso salvo qualche bar circa 3, compreso i ristoranti e i posti dove e’ possibile anche dormire; per ferragosto si vede qualche ristorante aperto, di solito stracolmo di gente, probabilmente fanno da mangiare solo su prenotazione.
Pertanto, per chi si reca a Bardi a visitare il castello, conviene prenotare prima per fermarsi a mangiare e mettersi d’acccordo con altre famiglie o con altri gruppi di amici ed amiche, altrimenti potreste anche trovare il ristorante chiuso.
I pochi bar aperti, peraltro, sembrano accoglienti, ma comunque sempre pienissimi di gente specialmente alla domenica.
I parcheggi, sono abbastanza grandi, e senza dischi orari, a parte tutti i cartelli di divieto di sosta su tutto il paese nelle vie laterali.
Comunque, se a qualcuno puo’ interessare, da Bardi imboccando in paese la strada che porta a Bore, si puo’ facilmente andare nel piacentino a circa 1 ora di maccchina, (qualche curva ma ne vale la pena), dove,sia nella vallata dell’Arda che nella vallata del Nure, in particolare a Bettola ci sono diversi ristorantini e agriturismi che sono sempre aperti anche alla Domenica, per trascorrere momenti di serenita’ con la famiglia.
In Emilia arriveremo al punto che per comprare il pane, dovremo ordinarlo in internet, e prendere appuntamento per andare a ritirarlo tanto siamo ricchi, come avviene gia’ in tantissimi negozi. (la ricchiezza produce le maggiori difficolta’ nella vita, quindi basta spostarsi in macchina e ci si accorge che il modo di vivere della gente non e’ tutto uguale)
Pensate a una persona che vive a Lucca o a Piacenza, tutte le domeniche si fa’ il suo giretto in macchina e va a mangiare senza problemi nei numerosissimi ristorantini della Garfagnana o della Val trebbia, della Val di Nure, oppure nella val d’Arda mentre per esempio uno di Bardi puo’ solo andare al Bar tutto il giorno e il ristorante piu’ vicino e’ sempre pieno e non c’e’ posto per lui, perche’ fa da mangiare solo su prenotazione. .
MORFASSO PAESE INCANTEVOLE
Morfasso e’ un paese che si raggiunge dal lago di Mignano da Castell’Arquato oppure da Bore o da Bettola da Prato Barbieri; nel paese i bar alla domenica visto il fresco della zona sono sempre aperti,c’e’ un bancomat ed anche il distributore automatico di carburante.
La gente e’ cordiale , ospitale ed e’ un posto tranquillo dove e’ piacevole fermarsi.
Dal paese e’ facilmente raggiungibile il lago di Mignano, Bettola, Grazzano Visconti, Bore, Bardi, e da Bettola, Ferriere, il Passo del Tomarlo, ed il parco della Valle dell’Aveto.
Da Grazzano si imbocca la strada che porta a Rivergaro nella Val Trebbia, molto bella anche se molto frequentata specie dalle autovetture dei Piacentini che la attraversano di solito per dirigersi verso Bobbio.
veduta di Morfasso sulla strada panoramica che porta a Prato Barbieri e poi a Bettola.
il lago di Mignano al tramonto.
La chiesa della Sperongia, dove c’e’ un santuario alla Madonna con grotta artificiale simile a quello della madonna di Lourdes, un monumento ai caduti come sotto fotografato e sotto alla canonica hanno aperto un museo della resistenza in un locale nuovo perfettamente ristrutturato , mentre la canonica e’ di sasso con le crepe, le finestre vecchie e rotte per niente presurizzate.
foto di una immagine della madonna all’interno della chiesa; da notare l’effetto strano della luce della lampada al neon che le circonda il capo che sparisce se viene fotografata, specie in inverno quando la chiesa e’ poco illluminata.
veduta della grotta artificiale dietro alla chiesa, tra l’altro un posto molto fresco e ventilato.
Fotografia della madonna nella grotta all’estero della chiesa della Sperongia, che la neve di quest’inverno, ha pulito quasi perfettamente; quest’anno hanno anche messo dei fiori finti ma molto belli che fanno da ornamento alla grotta.
UN POSTO INCANTEVOLE – CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
FOTO DAL PICCOLO DOSSO DI FIANCO ALLA PICCOLA STRADA CHE CONDUCE ALLE PORTE DEL CASTELLO
FOTO DEL CASTELLO VISTO DALLA PARTE DELLA SPIAGGIA
DA NOTARE LA PINETA ATTACCATA ALLA SPIAGGIA, CHE SI SPINGE FINO QUASI ALL’ARGENTARIO PIENA DI CAMPEGGI E POSTI PER ROULOTTES.
COMUNQUE L’ENTROTERRA E’ QUASI ESCLUSIVAMENTE AGRICOLO, ED A SOLI 6 CHILOMETRI VERSO L’INTERNO PRATICAMENTE E’ TUTTO CAMEGGIO ALL’APERTO.
IL CASTELLO VISTO DALL’ENTROTERRA SEMPRE DAL PROMONTORIO PANORAMICO.
BELLISSIMO LAGO, DI CUI MI SFUGGE IL NOME, CHE SI INCONTRA SU UNA STRADA SECONDARIA CHE COLLEGA MASSA MARITTIMA A GAVORRANO SCALO.
BE AL RIENTRO, COME SI FA’ A NON FERMARSI A MASSA MARITTIMA, E’ UN DIPINTO.
PANORAMA DI LARDERELLO, CON LE SUE TORRI ED I MULTICOLORI DELLA MACCHIA MEDITERRANEA. (dove c’e’ il museo della Geotermia visitabile gratis, anche la Domenica, comunque niente di particolare)
IL BELLISSIMO, PAESE IN PIETRA, DI CUI IN QUESTO MOMENTO MI SFUGGE IL NOME, CHE SI INCONTRA SULLA STRADA CHE DA POMARANCE – DOPO VOLTERRA – PORTA A LARDERELLO. (E’ MOLTO VICINO E VISIBILE DAL DISTRIBUTORE PRIMA DEL PIAZZALE DI LARDERELLO)
CASTELNUOVO VAL DI CECINA VISTO DALLA STRADA CHE SALE DA CASOLE D’ELSA.
Castiglione della Pescaia, e’ una localita’ incantevole posta vicino a Punta Ala, dove e’ possibile andare al mare, fare gite in barca o battello verso le coste dell’Argentario; inoltre ci sono i collegamenti con l’Isola d’Elba grazie al suo delizioso porto, piccolo ma ben attrezzato.
Il clima e’ caldo, ma molto ventilato, gradevolissimo e il flusso turistico e’ principalmente quello che gravita sulla zona da Grosseto, distante una trentina di chilometri.
Lo spettacolo, da dove ho scattato la fotografia, e molto piu’ bello di quello che riuscivo ad inquadrare, in quanto alle spalle del castello sembra un letto di un immenso lago con numerosi corsi d’acqua, frequentato da numerosissimi pescatori, coltivazioni di ulivi e viti che sono multicolori, mentre verso l’argentario si vede quasi a cento chilometri; inoltre, verso il mare si vede benissimo l’isola d’Elba ed altre isole di cui non ricordo bene il nome,.
A soli 6 chilometri, sparisce completamente il traffico, si incontra paesi quasi disabitati, quali Montemassi, Roccalderigi, e la bellissima Roccastrada, che collega le strade verso le colline metallifere.
Inoltre, nell’interno, si puo’ imboccare delle strade in zone prettamente agricole, che vanno verso Roselle (zona archeologica etrusca) e Grosseto, perfettamente dritte e disabitate (Dopo un quarto d’ora ai 120 si arriva alla fine), ma dove e’ possibile comperare lungo la strada frutti di stagione (le pesche sono completamente diverse da quelle che si comprano al mercato) e olio a prima spremitura.
Certo viaggiando in autostrada, non si vede nulla, e soprattutto si fa scorrere il tempo troppo velocemente, per accorgersi di quello che troviamo sul posto; sulla costa i prezzo sono abbastanza alti, ma basta spostarsi di una decina di chilometri, per incontrare affittacamere o agriturismi, completamente immersi nel verde incantevoli che applicano dei prezzi molto minori. (infatti i tedeschi sanno dove andare)
Paesi come Tirli, sulla cima di una montagna dietro a Castiglione, sono sempre pieni di turisti tedeschi, come gli agriturismi e ristoranti intorno a Roccastrada, Montemassi e Roccalderigi che sono a meno di 10 kilometri.
Dietro a Castiglione, ci sono dei paesi, che sembrano incastonati sulle montagne, e le pietre brillano come specchi mentre si percorrono le strade che li affiancano.
Sono posti che si ricordano volentieri, specie per me che ho una memoria visiva molto sviluppata, ma le immagini che vi ho fatto vedere rendono gia’ osservandole, quello che si puo’ provare vedendole di persona sul posto.
LARDERELLO E DINTORNI VERSO CASTELNUOVO VAL DI CECINA
LARDERELLO CON LE SUE CENTRALI GEOTERMICHE
CASTELNUOVO VAL DI CECINA VISTO DALLA STRADA CHE ARRIVA DA CASOLE D’ELSA
SULLA STRADA CHE DA CASTELNUOVO VAL DI CECINA PROSEGUE VERSO MASSA MARITTIMA, SVOLTANDO AD UN CERTO PUNTO VERSO LOCALITA’ SASSO ROSSO E’ POSSIBILE VEDERE DA VICINO PICCOLI GAISER. (ATTENZIONE AGLI OCCHI).
Da Larderello, ci sono due strade, una conduce a Castagneto Carducci in mezzo ai boschi attraversando pochissimi paesi, l’altra passa da Castelnuovo val di Cecina e prosegue verso Massa Marittima.
Le due strade, in alcuni punti si collegano tra di loro, per esempio quella di Sasso Rosso, le collega, il paesaggio e’ quasi lunare con tutte quelle tubazioni in alluminio che trasportano i gas caldi nei paesi limitrofi, che vengono utilizzati come riscaldamento, nelle numerosissime serre, e principalmente per la produzione di energia elettrica. (anche per la produzione di acido borico)
Chi Vi scrive, conosce tutte le strade di collegamento delle colline metallifere, e sia per il clima molto ventoso che per i panorami che Vi si presentano davanti agli occhi, sono sempre meravigliato ogni volta che attraverso quelle strade, ed e’ sempre un piacere per me poter tornare in quei posti.
VEDUTA DAL PARCO DI VOLTERRA, DOVE SVETTANO I PALAZZI DALLA SOMMITA’ DEL PARCO, COME SU UN BALCONE.
VISTA MENTRE DAL PARCHEGGIO DELL’OSPEDALE MI AVVICINO A PIEDI A VOLTERRA.
Ed e’ sempre bello, per me, fermarmi a Volterra sulla strada di ritorno, perche’ la vita vale la pena di essere vissuta prima che voli via.
MASSA MARITTIMA VERSO CECINA
MASSA MARITTIMA VISTA DALL’ALTO DEL CASTELLO
Citta’ molto antica, con le sue vie strette ed i suoi palazzi molto vecchi, non presenta particolari monumenti da visitare, se non la sua cattedrale, per i suoi dipinti interni e per la sua particolare posizione non lineare alle vie del paese, volutamente per meglio farla emergere specie dall’alto come se fosse un monumento imponente.
Il centro storico, al di la di qualche bar e negozio, non ha molte attrattive salvo Il museo della miniera, il castello e la torre del castello che e’ visitabile, ma non e’ mai affollato di gente.
I negozi alla domenica, salvo quelli dei souvenir, sono chiusi alla domenica, ed aprono dopo le 16, solo qualche gelateria, bar, ristorante dove per mangiare occorre prenotare.
E’ ubicata in un crocevia di strade, che portano rispettivamente, a Larderello, Castagneto Carducci, Punta Ala, Castiglione della Pescaia, Volterra, Cecina, Piombino, Livorno.
Le colline Metallifere, fanno da protezione al traffico intenso proveniente da Siena, Colle Val d’Elsa, e Firenze, che di solito gravita tutto sull’autostrada che passa dalla Costa verso Piombino , Grosseto, Punta Ala, Livorno e Castiglione della Pescaia.
Insomma, alla domenica, sembra una citta’ del nord tipo Parma, Modena, con i negozi chiusi, qualche bar (con gli stessi prezzi) aperto ed i ristoranti se prenotate almeno una settimana prima forse vi fanno entrare.)
La Zona, come tutte le colline metallifere, e l’interno e’ molto ventosa e si gode un clima meraviglioso, caldo ma ventilato con un traffico moderato visto che e’ tutto concentrato sulla costa nella zona costiera.(vanno tutti in autostrada le strade dell’interno sono tortuose e se non si conosce le sdrade la segnaletica stradale li porta fuori percorso)
Insomma, bella da vedere, ma tutto il turismo si riversa lungo le coste, in quanto mancano i luoghi dove fermarsi e per mangiare senza dover prenotare almeno un mese prima; infatti la zona e’ molto frequentata da camper e roulotte visti gli spazi molto vasti dove ci si puo’ fermare specie verso l’interno e nei numerosi campeggi che si trovano di solito nella pineta di Castiglione della Pescaia.
SAN ROMANO IN GARFAGNANA
SAN ROMANO IN GARFAGNANA
LA PORTA VERSO IL CIELO
ALLA BASE DELLA GRANDE PIRAMIDE DELLA PANIA DELLA CROCE.
Da notare che alla base della stessa ci sono dei paesi come Puntato, Col di Favilla del tutto abbandonati, e dove, lungo i percorsi si avvertono delle variazioni dei campi magnetici terrestri che disturbano gli orologi, sembra quasi che lo scorrere del tempo rallenti, le giornate sembrano piu’ lunghe.
Molto bello, anche se molto ripido, il percorso che parte da Isola Santa passa da Col di Favilla che resta nascosto nel verde di fronte allo strapiombo di fronte alla Pania della Croce con la sua bella fontana fresca e che poi prosegue verso il rifugio Mosceta.,
PERCORSO DA MORFASSO A BETTOLA
Foto di paesaggi che si vedono dall’alto di Prato Barbieri, verso Bettola.
Belle immagini vero, certo bisogna che le vediate con i Vostri occhi, per renderVi meglio conto, della bellezza del paesaggio ancora incontaminato dalla civilta’ moderna.